44a Giornata per la Vita, 5-6 feb. 2022

MESSAGGIO DEL VESCOVO

Al centro del messaggio e, quindi, della 44° Giornata Nazionale per la Vita, c’è l’importanza di CUSTODIRE OGNI VITA, piccola o grande che sia, e che preservare e custodire la vita spetta ad ogni uomo, ad ogni famiglia, ad ogni comunità. La pandemia, in cui siamo ancora immersi, è solo l’ultimo esempio, lampante, di come l’autosufficienza non sia abbastanza per rispondere ai bisogni, alle necessità e alle attese della società e del prossimo. Infatti, come ci ha ricordato Papa Francesco, siamo tutti sulla stessa barca e “nessuno può bastare a sé stesso” e, come ci ricordano i Vescovi, “il vero diritto da rivendicare è quello che ogni vita, terminale o nascente, sia adeguatamente custodita. Mettere termine ad un’esistenza non è mai una vittoria, né della libertà, né dell’umanità, né della democrazia: è quasi sempre il tragico esito di persone lasciate sole con i loro problemi e la loro disperazione”.

Durante la pandemia abbiamo avuto molti esempi, a volte eroici (fino al dono della vita!), di persone che, come San Giuseppe, hanno saputo proteggere e custodire la vita sia nell’esercizio della professione, sia nelle diverse espressioni del volontariato, sia nelle forme semplici del vicinato solidale; purtroppo, però, abbiamo avuto anche esempi negativi con manifestazioni di egoismo, indifferenza e irresponsabilità, caratterizzate, spesso, da una malintesa affermazione di libertà e da una distorta concezione dei diritti.

Ciascuno ha bisogno che qualcun altro si prenda cura di lui – nel messaggio per la prossima Giornata del malato, Papa Francesco ci ricorda che anche quando non è possibile guarire, sempre è possibile curare! –, che custodisca la sua vita dal male, dal bisogno, dalla solitudine, dalla disperazione. Perciò, concludono i Vescovi: “Le persone, le famiglie, le comunità e le istituzioni non si sottraggano a questo compito, imboccando ipocrite scorciatoie, ma si impegnino sempre più seriamente a custodire ogni vita. Potremo così affermare che la lezione della pandemia non sarà andata sprecata”.

Le primule che vi vengono offerte sono un piccolo segno della vita che, se custodita, in ogni caso, vince sempre! E ciò che ricaveremo dalla vostra generosità servirà alla Pastorale Familiare Diocesana proprio per prendersi cura e custodire la vita di chi, nella nostra Chiesa locale, potesse averne necessità.

Il Signore vi benedica e vi custodisca, vi doni la sua pace e vi protegga, vi mostri il suo volto e vi sia propizio!

Autore dell'articolo: Advisual