Nota sui cori parrocchiali in tempo di pandemia – da pubblicare

CORI PARROCCHIALI IN TEMPO
DI PANDEMIA

L’Ufficio Liturgico ha il compito di promuovere e coordinare in Diocesi la vita liturgica nello spirito dei Documenti del Concilio Vaticano II e degli altri Documenti del Magistero riguardanti la liturgia. Assolve le funzioni inerenti la Pastorale liturgica, la Musica per la

Liturgia e L’Arte per la Liturgia; in esso trova collocazione la preparazione e la guida delle Celebrazioni liturgiche presiedute dal Vescovo. La Sezione “Musica per la Liturgia” svolge i seguenti compiti:

Curare la formazione dei fedeli, soprattutto chierici, al canto liturgico e alla musica sacra; promuovere in Diocesi la conoscenza e l’applicazione della normativa ecclesiale circa la musica sacra e il canto liturgico; promuovere la costituzione di un eventuale repertorio diocesano dei canti da usarsi nelle celebrazioni liturgiche; promuovere e approvare la nuova produzione da immettere nel repertorio musicale diocesano; incentivare la nascita e la vitalità delle scholae cantorum e dei cori parrocchiali, tutelando la piena e convinta osservanza delle norme circa la loro funzione in ordine all’assemblea liturgica; attivare scuole diocesane per la formazione dei maestri di coro e degli organisti; favorire la ripresa qualificata del canto gregoriano mantenendo rapporti con le iniziative e gli enti di formazione a questo precipuo genere di musica liturgica presenti e operanti nel territorio diocesano; vigilare sull’osservanza delle norme canoniche circa i concerti nelle chiese esaminando e approvando i programmi delle manifestazioni musicali; esaminare le pratiche relative ai nuovi concerti di campane o alla collocazione negli edifici di culto di nuovi organi o il restauro degli organi esistenti, esprimendone il parere; collaborare con l’Ufficio per i beni culturali ecclesiastici.

In ottemperanza a quanto sopra elencato, diamo alcune disposizioni riguardanti le attività dei cori in tempo di Pandemia.

Iniziamo dalle “celebrazioni” e le relative “prove” in “ZONA GIALLA”:
• Le attività dei cori che accompagnano le celebrazioni possono riprendere con prudenza, garantendo la possibilità ai partecipanti di sospendere il loro servizio se condizioni di salute, motivi familiari o personali fanno

propendere per questa scelta.

  • I cantori, indipendentemente dal numero, dovranno mantenere una distanza interpersonale laterale di almeno 1 metro e almeno 2 metri tra le eventuali file del coro, dagli altri soggetti presenti e dall’assemblea liturgica. Le distanze indicate possono essere ridotte solo ricorrendo a barriere fisiche, anche mobili, adeguate a prevenire il contagio tramite goccioline (droplet).

  • È obbligatorio indossare bene la mascherina anche durante il canto avendo premura di coprire anche il naso.

  • Sono possibili le prove. Si raccomanda caldamente di tenere un registro delle presenze dei cantori sia per le prove che per le celebrazioni.
    Per quanto riguarda la “ZONA ROSSA E ARANCIONE”:

  • Può essere prevista la presenza di un organista, ma non il coro.

  • È consentito un massimo di tre cantori che dovranno mantenere tra loro una distanza interpersonale laterale di almeno 1 metro e almeno 2 metri

    davanti e dietro.

  • I cantori dovranno essere distanti due metri in ogni direzione dalle altre

    persone e dall’assemblea liturgica; le distanze indicate possono essere ridotte solo ricorrendo a barriere fisiche, anche mobili, adeguate a prevenire il contagio tramite goccioline (droplet).

  • I cantori devono sempre tenere la mascherina ben aderente avendo premura di coprire anche il naso.

    Mons. Nicola Giampietro Direttore Ufficio Liturgico Diocesano

Autore dell'articolo: Advisual